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            Nando Ragni


Nato a Collamato (Fabriano) un paesino nell'entroterra marchigiano. Nando Ragni sinteticamente si racconta così:
"Nei miei lunghi viaggi in terra d'Africa, rimanevo estasiato di fronte ai meravigliosi tramonti che solo in quei luoghi si possono ammirare. La Sardegna ha poi contribuito ulteriormente a rafforzare in me questa visione magica e poetica del paesaggio. Sono autodidatta,ciò che faccio nasce dal cuore e da una tecnica acquisita in tanti anni di continua ricerca e di esercizio. La mia pittura è l'arte del vero, è il figurativo della realtà che ci circonda, è il luogo dove potersi rifugiare per dialogare con le proprie emozioni più profonde e la propria anima".
Ci siamo avvicinati alla pittura di Nando Ragni, attratti dalle sue qualità di coerenza, di fiducia e di modestia.
Abbiamo scoperto così un patrimonio artistico straordinario che merita di essere approfondito.
Come interprete della figura umana, Ragni, per indole ed educazione un fine ritrattista, che sa cogliere ed interpretare ogni intimo atteggiamento. Nelle figure traspare l'armonia fisica, come riflesso e completamento di quella interiore. Nelle tele le figure si animano mediante l'intenso impasto cromatico che si trasforma in carne pulsante di fresco turgore. La luce abilmente dosata e distribuita, fascia e penetra le membra esaltandone l'armonia e il movimento. L'interpretazione psicologica dei personaggi è evidenziata e resa dalla dimensione corporea.
Nel paesaggio o nelle nature morte di Nando Ragni tra gli altri pregi, un dato ci appare chiaro: i suoi quadri sono una calibrata sintesi dell'amore verso la natura, una ricerca delle essenze universali e delle cose materiali. Ci pare  che l'anima stessa del pittore vaghi tra il perenne mutare e l'incalzare del tempo per fondersi con luci e colori fino a divenire un senso istintivo, una difesa contro l'ignoto che ci minaccia.

Paolo Pais



Le opere di Nando Ragni ci raccontano un vero viaggio spirituale intrapreso dall'artista, un viaggio che si apre in due diverse eppur parallele direzioni: all'interno dei suoi quadri e all'interno di se.
Solo tenendo in considerazione questi aspetti e possibile entrare nelle scene descritte osservando come la luce ed i colori escano dal quadro e avvolgano l'ignaro osservatore, che verrà così ricompensato con una serenità interiore profonda e rassicurante.
Nando Ragni è un artista autodidatta dotato di spiccata capacità tecnica ed intuitiva,che lo portano a trasmettere la sua visione spirituale profonda e consapevole della vita.
Un instancabile viaggiatore del tempo, che non ha mai smesso di stupirci ed emozionarci di fronte ad ogn'una delle sue opere.

MALLEUS
Maggiore sciptorium Europeo



DAL CORRIERE DELLA SOMALIA ( 1966)

...Il vecchio Santone e ancora il Masai, sono immagini vigorose e ben incise, dal disegno e dal colore controllati con rigore, specialmente anche negli altri ritratti, dove sfondi dai bagliori metallici, si stemperano in sfumature in chiave sericea.
Nei paesaggi dai colori morbidi e vigorosi, l'artista esprime la poesia della natura nella sua essenzialità quasi incontaminata...

Eugenio Postiglione



Il cantautore dell’Arte contemporanea. Così mi piace definire il Maestro Ferdinando Ragni. Colui che è in grado di scrivere attraverso le sue opere le pagine più belle dell’Arte figurativa italiana. Melodiche sinfonie che raccontano una storia. Autentiche poesie visive in cui la ritmica viene data dalla razionalità compositiva con la quale il Maestro traccia il contorno delle figure. Non essendo legato alle rigide regole di mercato e a nessuna scorciatoia concettuale, Ragni può esprimere su tela la vera Arte, quell’Arte che pone alla base della sua esistenza il sentimento puro. Dunque il Maestro si trasforma in un narratore che attraverso un linguaggio cromatico veritiero e una segnica  impeccabile, narra di volta in volta un racconto che l’astante ascolta sempre con grande interesse e curiosità.

Salvatore Russo



Nando Ragni è fascinato dalle configurazioni naturalistiche dell'immaginario figurativo, attratto dall'armonia delle forme e dal nitore dei colori iridali. La realtà è la grande ispiratrice della sua pittura, a volte rilevata dal vero, altre volte immaginata come possibile e probabile, altre volte ancora visualizzata con le risorse della memoria e ricostruita secondo ideali, desideri e aneliti di distacco dal routinario quotidiano e metropolitano. I temi naturalistici sono il rifugio delle anime turbate dal disagio esistenziale di una quotidianità che lascia poca espansione alle aspirazioni fantastiche, di cui l'artista è sempre portatore ed interprete. L'Artista esprime emozioni diverse, intense di più o di meno, secondo il tema elettivo, eseguito a volte in forma più compendiaria e rapida, in altri casi più analitico, più descrittivo. Ecco, allora, che la scena delle vele al tramonto, situazione velocemente mutevole, è resa con una fattura priva di dettagli non utili, con vigorose opposizioni coloristiche e tonali (gialli e rossi fiammanti su un mare ondeggiante blu), mentre la vetusta quercia, immobile da secoli e sempreverde, è raffigurata nei particolari minimi delle foglie e della rugosità della corteccia da sughero. Pertanto, Nando Ragni è interprete non solo delle forme della natura, ma anche dello spirito che anima la realtà, dinamica o statica, viva o inerte, sempre esaltata dal cromatismo saturo ed intenso di un temperamento fervido e appassionato.

Enzo Papa



Dall’opera NOTTURNO SUL MARE

Quella di Ferdinando Ragni è una pittura di sensazioni, di sensibilità, in grado di cogliere quel senso di rapimento estatico e di sublime che si prova davanti all’assolutezza panica.

Andrea Dipre
Critico D’Arte



Stregato dalla natura ed in simbiosi con la realtà magica e poetica che da essa discende, il maestro supera la raffigurazione del vero per esaltare il lirismo emozionale e le passioni che salgono dal profondo dell’animo. Riconosce i valori più intimi dell’autentica realtà della vita, intesa come il luogo dell’immersione e dell’esperienza di ogni individuo. Nell’opera fissa intensamente l’armonia concreta del movimento e dell’impianto cromatico da una parte e quella interiore e vitale dall’altra. Il componimento si traduce in una dimensione naturale del mare, del cielo e dell’infinito pervaso da una luce cosmica, come un fenomeno che per la sua grandezza ignota e per il senso della solitudine e per il suo scatenarsi, determina un sentimento di minaccia che fa unire nell’animo la paura ed il piacere. E’ la forza misteriosa e suprema che si manifesta in questi eventi a suscitare l’idea del sublime.

Cap. Michele Miulli
Esperto D’Arte



Dall’opera IL NONNO RACCONTA

Si crea un dialogo di intimo confronto tra i due protagonisti del dipinto e l’artista ne ferma la scena con una capacità di osservazione pungente, che svela i dettagli, trasmettendo emozione e condivisione. La pittura ricalca la tradizione artistica del realismo, si sofferma sui particolari, ne esalta le singole strutture realizzando in pratica quadri nei quadri, natura morta, ritratto, scena d’interno.

Elisa Bergamino



Dall’opera UN ANGOLO DI POGGIO

L’interessante e gustosa veduta fluviale dal sapore ottocentesco è notevole per qualità ed estrema precisione disegnativi, quasi prossima all’arte di Ettore Roesler Franz

Daniele Radini Tedeschi 



PRELUDI DI REALTA'
Coscienza, espressione e conoscenza sembrano essere i punti locali della pittura di Ferdinando Ragni. Con rigore formale emozionale ricostruisce la sostanza della realtà che viene così colta con piena espressione sentimentale. La composizione appare complessa e
armoniosa nel canto fermo dei volumi squadrati, nei ritmi scanditi dalle linee, nei colori nitidi a piena luce.
Attimi ripresi dalla quotidiana verità dell'esistenza, la stessa che vive nel dolce ricordo di un passato che si apre dinanzi agli occhi del domani.
Meraviglioso abbraccio carico di passione realistica che rinsalda latensione vitale e anima la densa e veemente energia di un mare che sprigiona vita in ogni onda.

Galleria BluArte



Ferdinando Ragni

II linguaggio pittorico de!l'artista Ferdinando Ragni ci coinvolge in suggestive interpretazioni pittoriche per la loro intensità emotiva che riaffiora in opere intessute di quel voler penetrare nelle cose visibili con l'intento di mostrare l'invisibile che in altro termine si chiama emozione.
Nei suoi dipinti è chiara la cultura di un artista che si riversa in quella sapienza non solo di composizione da ricavarne cerri effetti di luce, ma a contemplare la natura e a carpirne direttamente la peculiare poesia. Capacità di una dialettica che e riflessione sulla essenza della natura e di tutto ciò che essa abbraccia, portandolo all'appagamento dei suoi quesiti sui mistero del Creato.
Le sue opere non sono dettate dall'occasione di assecondare un programma estetico alla moda ma dalla complessità delle sue sensazioni. Nelle sue nature morie l'artista si impegna mollo nella ricerca degli effetti di luce, quanto dell'equilibrio dei valori plastici della composizione, ottenuto attraverso la trasfigurazione cromatica, per cui le pennellate
costruiscono una successione di toni dando origine all'effetto luminoso. E' in questo saper far arte che alla immagine viene restituita quella essenziale potenzialità suggestiva di durare aldilà dell'attimo fuggente dell'impressione.

Anna Frajicesca Biondolillo





 
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