Michele Petrocelli nasce a Roma
nel 1946.
Autodidatta, si avvicina al modo dell’arte da
adolescente.
Realizza piccole opere su cartoncino e tele con
matita, china, acquerello e olio che vende a
Piazza Navona concretizzando, per la domenica,
quanto necessario per pagare due pizze.
La pittura nonostante gli studi scientifici
prima e il lavoro professionale poi è presente
solo nei tempi liberi che rimangono.
Immerso nel realizzare opere iperrealiste che lo
impegnano molto.
La pittura comincia ad entrare profondamente a
far parte della sua vita grazie alla grande
passione per i quadri di Van Gogh, kandisky per
ritrarre non ciò che si vede ma ciò che si
sente.
Invitato a una mostra a tema con il patrocinio del
Presidente della Repubblica (Ciampi) partecipa con un
opera che descrive quanto ancora resta di figurativo
nella sua inventiva e viene insignito del titolo di
pittore accademico,
Forme, linee e colori da questo momento sono i cardini
principali della sua idea di pittura.
Ha sempre dipinto nel corso degli anni con intensità
variabile ma lontano dalle mostre
Abbandona la pittura figurativa per ritornarvi di tanto
in tanto con tramonti e paesaggi ma si avvicina più
radicalmente alla pittura astratta cercando
incessantemente di trovare l’equilibrio dei colori nelle
forme,
Un’astrazione più geometrica che occupa lo spazio
occupato dalle forme come a voler dar vita a nuovi mondi
in un futuro non troppo lontano,
Quello che si evidenzia dalle sue opere una dimensione
di gioia da un uso sapiente dei colori accostati in
armonia.
Lo spazio e le forme sono i punti salienti della sua
ricerca.